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ABUSIVISMO E CASE VACANZE, IN PIEMONTE SI DEVE FARE DI PIU'

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La Regione Piemonte ha approvato il Regolamento per le attività ricettive extralberghiere: un passo avanti, ma si poteva fare di più per arginare l'abusivismo nel settore, ad esempio introducendo l’obbligo del Codice di identificazione CIR, come in Lombardia

E' entrato in vigore il 14 giugno, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, il nuovo Regolamento regionale delle strutture ricettive extra-alberghiere, che attua la legge regionale di riordino del settore.

“Un provvedimento da tempo atteso -dice Emilio Zanetta, presidente di Federalberghi Novara - non solo dagli hotel, ma da tutti quegli operatori corretti che rappresentano l’eccellenza dell’ospitalità piemontese. Pur soddisfatti per questo passo avanti, dobbiamo comunque segnalare che la Regione Piemonte non ha voluto introdurre il cosiddetto CIR, Codice Identificativo di Riferimento, per le locazioni private a uso turistico, come ha invece fatto, proprio in questi giorni, la Regione Lombardia”.

A che cosa serve questo codice? “Il CIR è un codice di identificazione collegato a ciascuna struttura ricettiva extralberghiera  -spiega Zanetta-, uno strumento che consente ai Comuni in primis di esercitare maggior controllo su sicurezza, tributi, ordine pubblico e sui flussi di persone che transitano sul territorio. Inoltre tutela il turista perché gli viene garantita l’affidabilità del soggetto che lo ospita. In Lombardia da settembre potranno essere affittati ad uso turistico solo gli appartamenti che espongono il CIR sui portali di prenotazione e in qualsivoglia forma di pubblicità”.

E la Regione Piemonte?  “Purtroppo ancora latita nell’agire in questo senso -dice il presidente di Federalberghi Novara- con continui e ingiustificati rinvii privi di valide motivazioni, come ad esempio il timore che si creino code infinite negli uffici comunali per richiedere il CIR, ammettendo implicitamente che il numero di appartamenti oggi messi in locazione turistica sia effettivamente enorme e sfuggente ai controlli".

E' proprio così?  "Sì, se pensiamo che in provincia di Novara il fenomeno dell’abusivismo è in continua crescita: abbiamo constatato da un’analisi approfondita dei numeri che soltanto sul nostro territorio ci sono 1.525 annunci attualmente pubblicati, di cui 1.084 solo su airbnb. Da tempo abbiamo inviato alle Amministrazioni comunali interessate gli elenchi di queste strutture, chiedendo la verifica dei requisiti, senza peraltro ottenere un apprezzabile riscontro. Federalberghi Novara -conclude Emilio Zanetta- prosegue la sua attività contro l’abusivismo, sollecitando i Comuni a intervenire contro chi non rispetta le regole, siano essi i furbetti locali come i colossi mondiali del mercato on line che drenano risorse e ricchezze a esclusivo beneficio del loro interesse".                                                               

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