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APPELLO DI FEDERALBERGHI: SALVIAMO LE IMPRESE E I LAVORATORI DEL TURISMO!

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Chiesti interventi urgenti a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi. Aperta una petizione su change.org, si punta alle 50 mila firme

L’assemblea generale di Federalberghi, riunita martedì in seduta straordinaria, ha approvato una petizione rivolta al Governo e alle forze politiche in generale per sollecitare interventi urgenti a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo.

“La petizione, nel rammentare i danni devastanti subiti dalle strutture ricettive e termali a causa della pandemia, elenca gli interventi principali richiesti dagli albergatori -spiega Emilio Zanetta, presidente di Federalberghi Novara- . Prima di tutto riconoscimento di ristori efficaci, che ristabiliscano equità per l’anno 2020 e accompagnino le imprese anche nei mesi a venire; quindi interventi sulla liquidità (proroga delle rate dei mutui e concessione di prestiti ventennali), esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte (in primis, IMU, TARI e canone RAI), sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione; incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, riduzione dell’aliquota IVA al 5% in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei, sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale, sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi”.

La petizione richiama anche la necessità di aggiornare le disposizioni dell’Unione Europea comunitarie che disciplinano gli aiuti di stato a sostegno dell’economia durante la pandemia (cosiddetto “temporary framework”), al fine di aumentare l’intensità degli aiuti che è possibile erogare a ciascuna impresa e di ampliare il periodo di applicabilità, che in assenza di una proroga si concluderebbe il 30 giugno prossimo.

“E’ stata aperta una sottoscrizione on line sulla piattaforma change.org -comunica Zanetta- affinchè tutti i soggetti interessati (imprenditori, lavoratori, cittadini) possano aggiungere la propria firma, all’indirizzo https://www.change.org/salviamo-le-imprese-e-i-lavoratori-del-turismo. Sono già oltre 10 mila le firme pervenute, puntiamo alle 50 mila a sostegno della nostra petizione”.

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