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SI’ ALLE MENSE NEI RISTORANTI, MA NON E’ LIBERI TUTTI!

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E’ consentita la somministrazione ai lavoratori delle aziende a precise condizioni, no alle singole partite iva con accordi fittizi. Grazie all’intervento di Fipe non sono però obbligatorie né attribuzione di nuovo codice Ateco, né di Scia al Comune

Si torna a parlare del servizio mensa nei ristoranti.
Come sappiamo, in zona rossa e arancione gli esercizi di somministrazione devono restare chiusi e sono consentite soltanto l’attività di asporto -i bar fino alle 18, i ristoranti fino alle 22- e le consegne a domicilio.
In un solo caso gli esercizi possono aprire: per fornire alle aziende servizio di mensa. Come indica la circolare del Ministero dell’Interno del 26 gennaio 2021, per poterlo svolgere occorre instaurare con le aziende un rapporto contrattuale per la somministrazione di alimenti e bevande in favore dei lavoratori dell’azienda stessa, nel rispetto naturalmente delle misure di contenimento del rischio di contagio.
Si era aperta una discussione con le Prefetture circa l’obbligo per le imprese di chiedere l’attribuzione di un nuovo codice Ateco per attività di mensa e di presentare una Scia al Comune. Grazie all’intervento di Fipe Confcommercio e a un confronto che ha trovato piena disponibilità tale adempimento viene sospeso in attesa di ulteriori chiarimenti da parte del Ministero e/o della Regione.
Agli organi accertatori bisogna comunque esibire i contratti e l’elenco nominativo del personale preventivamente individuato quale beneficiario del servizio.
Non è consentita la possibilità per il titolare di partita iva o libero professionista di instaurare con un pubblico esercizio un rapporto contrattuale di somministrazione al tavolo di alimenti e bevande, non essendo in questi casi configurabile un connotato del servizio di mensa rappresentato dalla ristorazione collettiva.
Coloro che fanno sottoscrivere al momento convenzioni fittizie non sono a norma, rischiano sanzioni e danneggiano i colleghi che invece si attengono alle regole.
Per altre informazioni e approfondimenti rivolgersi agli uffici di Confcommercio ai numeri 0323 408455 / 0321 614411 o scrivere alla mail altopiemonte@confcommercio.net. Suggeriamo di seguire la pagina facebook Confcommercio Alto Piemonte per aggiornamenti.

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