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PER BAR E RISTORANTI IL FUTURO E’ MULTIMEDIALE

Eventi ed iniziative
Internet e i social network sono sempre più importanti per promuovere le attività di somministrazione. Come dice il presidente nazionale di Fipe, Lino Stoppani, “oggi non vince il più bravo, ma chi si sa meglio adattare”.

E’ stato ricco di spunti e di idee l’incontro dedicato alle attività di somministrazione che si è svolto il 25 febbraio all’Ascom di Novara. La presentazione del “Manuale di business della ristorazione”,  realizzato da Confcommercio e da FIPE  in collaborazione con l’agenzia Walk in, è stata l’occasione per toccare numerose questioni di grande interesse per le imprese della somministrazione, a partire dalle opportunità di promozione e di sviluppo anche in periodo di crisi.

Come ha sottolineato il presidente nazionale della Fipe, Lino Stoppani, “oggi nel nostro mestiere non vince il più bravo, vince chi si sa adattare meglio, chi si propone in modo diverso dagli altri. Abbiamo ancora grandi potenzialità inespresse e in futuro sempre più saranno vincenti la professionalità e l’utilizzo dei nuovi canali di comunicazione multimediale. L’intuito dell’imprenditore, per quanto sempre essenziale per fare impresa, oggi non può bastare: occorre informarsi, aggiornarsi, dotarsi delle conoscenze e degli strumenti per capire come la realtà cambia e come le nostre attività devono trasformarsi di conseguenza”.

“In questi anni -ha proseguito il presidente Stoppani- viviamo un eccesso di offerta perché la liberalizzazione ha portato ad aperture indiscriminate di bar e ristoranti, con un conseguente abbassamento della professionalità media e un elevato turn over di imprese. Se aggiungiamo il calo dei consumi di 2 miliardi, l’aumento della tassazione e il costo della burocrazia, capiamo perché non possiamo permetterci di restare ad aspettare che qualcosa cambi, ma dobbiamo attivarci in prima persona, informandoci e utilizzando appieno tutti gli strumenti dei nostri tempi”.

A illustrare il  manuale sulla ristorazione, dato in omaggio ai presenti, è stato Luciano Sbraga dell’Ufficio Studi di Fipe: una relazione davvero utile, che ha tenuto gli imprenditori incollati alla sedia e che merita successivi approfondimenti, che non mancheranno.

 

In conclusione, si è parlato di agriturismi (per i quali, da un lato, andrebbero rese più restrittive le norme e, dall’altro, andrebbero costituiti circuiti di ristoranti tipici che facciano loro concorrenza); di tasse sui rifiuti (bisogna superare il criterio dei coefficienti di producibilità, fortemente penalizzanti per le attività di somministrazione, e arrivare a pesare i rifiuti effettivamente prodotti); di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (che Fipe non ha sottoscritto) e di Expo 2015 e delle prospettive che questo evento mondiale può offrire alle attività di somministrazione.

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